1° mostra di bambole

Oggi  5 maggio 2007 sono molto felice perché si sta realizzando il mio piccolo sogno.

La possibilità di allestire questa mostra, che devo esclusivamente alla prof. Pellecchia, mi offre l’opportunità di far conoscere l’esistenza della mia collezione a tutti.

Non è una normale collezione di bambole perché non risponde minimamente ai canoni tradizionali del collezionismo.

Non sono bambole in scatola, nuove, quotate sul mercato, ma tutte quelle bambole giocate e poi buttate sui banchetti dei vari mercatini delle pulci che ho frequentato assiduamente in tutti questi anni.

Dovevano essere proprio malconce per suscitare in me la voglia di comprarle e sistemarle per renderle di nuovo giocabili e amabili.

Sono convinta che la bambola non è un giocattolo qualunque, ma ha un significato magico nell’infanzia di ogni bambina.

Oggi in questa mostra ho esposto una parte del Made in Italy della mia collezione, le due Ditte che per me hanno rappresentato egregiamente l’Italia a livello mondiale, la Sebino e la Furga.

E’ una piccola parte ma lo spazio era limitato e ho dovuto fare una grossa opera di selezione.

Queste bambole hanno un preciso compito che è quello di aiutare i bambini abbandonati.

In questa mostra verranno raccolti fondi per la missione in India di Suor Virginia Marchetti che da 53 anni raccoglie bambini per strada, per dare loro un futuro e un’educazione.

L’allestimento, davvero non facile da realizzare, è opera di Patrizia e di Mara che sono state davvero bravissime.

Ricordo o comunico a chi non lo sapesse che il mio grande sogno è realizzare un museo dove poter esporre tutte le 4000 bambole della mia raccolta, sempre con la stessa finalità di questa mostra: aiutare missioni o altro che si occupano di bambini abbandonati.

Vi ringrazio di essere qui e spero tanto di non deludere le vostre aspettative.

Buona mostra a tutti!