l'anticamera

Due gradini ci separano dall’anticamera, uno spazio aperto che ci introduce nel mondo delle bambole di pezza!

Non esiste una storia su di loro a parte la” Raggedy Ann” americana o le pigotte italiane, ma hanno sicuramente un’origine molto, molto lontana perché sono sempre state il frutto dell’amore materno.

Specialmente nel periodo delle due guerre mondiali, quando tutte le fabbriche interrompevano la loro attività primaria, erano tante le mamme che con avanzi di stoffa o di lana confezionavano bambole per le loro bimbe!

Una mia cara amica di Mestre abilissima nel confezionare bambole di pezza, le chiama “le bambole con l’anima” proprio perché sono il risultato dell’amore.

Anch’io ne ho avuta una molto grande realizzata da mia madre. L’avevo chiamata Gianna grassa e non mi staccavo mai da lei, eterna e fedele compagna della mia infanzia.

Da vecchi bauli rimasti per tanti anni nelle soffitte spuntano tante tipologie di bambole di pezza confezionate a mano o quelle degli anni ‘70 come le Holly Hobby o la Sara Key frutto dell’industrializzazione.

In mezzo a loro, le bambole dei poveri, le famosissime bambole  ”Lenci”, le bambole italiane conosciute in tutto il mondo! Realizzate in feltro e arricchite da splendidi abiti in panno lenci o in organza erano accessibili solo a classi sociali di alto livello.